“Riannodiamo i fili”
Mostra di Susanna e Tommaso Cascella
A cura di Mariano Cipollini
Dal 26 febbraio al 18 aprile 2022 presso Sale dello Spazio Arte e nelle sale espositive del Museo delle Genti d’Abruzzo, in via delle Caserme 24 a Pescara.
Il progetto consiste nella realizzazione di una mostra presso il Museo delle Genti d’Abruzzo a Pescara in via delle Caserme 24. La mostra si terrà dal 26 febbraio al 18 aprile 2022 presso lo Spazio Arte del Museo delle Genti d’Abruzzo e le sale espositive al piano superiore. La mostra è a cura di Mariano Cipollini.
E’ una mostra fatta a quattro mani in cui i fratelli Cascella dialogano tra loro in un duetto intonato e si confrontano in maniera diretta con lo straordinario materiale ospitato dal Museo.
Nel Museo delle Genti d’Abruzzo è conservata la memoria del territorio dall’antichità fino a tempi recenti e i reperti degli ultimi cento anni sono intimamente legati alla famiglia Cascella. Basilio e i suoi figli, all’inizio del secolo scorso, hanno rinnovato e fatto proprio il lavoro tradizionale dei manufatti abruzzesi con la collaborazione dei ceramisti di Rapino e di Castelli. L’oggetto d’uso ritorna ad essere un opera d’arte contrastando l’incalzante industrializzazione e disumanizzazione dei tempi moderni. Questo percorso, dalle tante generazioni dei Cascella, arriva fino a Tommaso jr e Susanna che “riannodano i fili” con il lavoro familiare e con la sapienza artigiana. dalla sua famiglia per parecchie generazioni.
Tommaso Cascella, figlio dello scultore Pietro, è nato nel 1951 a Roma, vive e lavora a Bomarzo. Per lui la pittura e la scultura sono linguaggi naturali, patrimonio accumulato dalla sua famiglia per parecchie generazioni. Pittore, scultore, incisore, la sua pittura tende a una trasposizione tridimensionale, ad una simbiosi con la sua scultura, le intense composizioni cromatiche dell’artista sono una vera e propria architettura, costellata di simboli, quasi un alfabeto alchemico. I titoli delle sue opere, di solito portati da poesia e letteratura, mostrano le sue grandi passioni per i libri. prima mostra personale di Cascella si è tenuta nella Galleria di Luigi De Ambrogi a Milano nel 1985. Da allora l’artista ha tenuto numerose mostre personali e ha partecipato a numerose mostre collettive oltre che alle più importanti rassegne Nazionali e Internazionale.
Susanna Cascella, seconda figlia dello scultore Pietro, vive e lavora a Roma. Attraverso la decorazione giunge ad una espressività che coniuga forme arcaiche, forme pure, ricercate anche nel rapporto con l’arte di chi la precede nella sua straordinaria famiglia. L’idea dei tessuti dipinti nasce da un sogno e da un percorso che inizia per lei trent’anni fa. Il sogno è quello di usare i tessuti come tele, dove il tatto è importante quanto la vista. Nascono così ad esempio coperte che si possono usare tradizionalmente ma che portano in sé l’essenza di arazzi contemporanei. Interamente cuciti e dipinti a mano, ogni suo pezzo artistico è unico e irripetibile.
Come dichiara lo stesso Tommaso Cascella: ”Questa mostra vedrà esposti tessuti dai disegni carichi di colori e di simbologie ancestrali, ceramiche e vetri, mobili e sculture per arredare, prima della casa, l’anima”. Saranno esposte opere di arte plastica che dall’espressione artistica toccano il design fino all’oggetto di uso quotidiano.
Il curatore Mariano Cipollini nel suo testo critico chiarisce il significato del titolo della mostra “Il profondo rapporto che lega i due artisti all’Abruzzo e al suo territorio è indiscutibile. Le testimonianze di un passato remoto e le emotività affettive e culturali interpersonali, con le conseguenti necessità narrative dell’essere “uomini” d’arte, li eleggono promotori e depositari degli strumenti per poter, con cognizione di causa, riannodare i fili che legano la parte più intima dell’uomo alle manifestazioni più alte che lo rappresentano nella sua massima espressione”.
L’esposizione si svilupperà sia al piano terra che nelle 13 sale espositive del Museo delle Genti d’Abruzzo, in cui si narra la storia dell’uomo in Abruzzo, dal suo primo apparire fino alla rivoluzione industriale, raccontata attraverso costumi, credenze, tradizioni, oggetti, produzioni materiali ed immateriali passando attraverso tematiche come la casa, le attività domestiche ed artigianali, gli abiti, gli usi nuziali, l’oreficeria tradizionale e la ceramica artistica
L’inaugurazione della mostra si terrà nel pomeriggio di sabato 26 febbraio 2022. Durante il periodo espositivo sono previsti incontri con gli artisti e attività tematiche di laboratorio per bambini e ragazzi
Dopo una preliminirare attività di individuazione delle opere, di elaborazione del percorso critico, dei testi e del materiale fotografico, si procederà alla realizzazione di una brochure e alla fase allestitiva della mostra. Verranno avviate le attività di comunicazione tramite l’ufficio stampa e la promozione diretta con manifesti e inviti. Sarà organizzato un calendario di eventi collaterali alla mostra (Cena con gli artisti a sostegno delle attività istituzionali della Fondazione Genti d’Abruzzo, presentazione del catalogo della mostra e incontro con gli artisti, laboratorio didattico per ragazzi).
La mostra si rivolge a target diversificati di “pubblici”, cittadini pescaresi e abruzzesi e turisti italiani e stranieri che giungono a Pescara per le festività Pasquali. La mostra coniuga l’interesse per l’arte contemporanea del pubblico di appassionati, con l’interesse per la cultura e le tradizioni del territorio di un pubblico, anche di anziani, che scopre nuovi linguaggi e nuove esperienze artistiche.
La mostra si rivolge inoltre a bambini, ragazzi e giovani, che hanno la possibilità di confrontarsi con esperienze artistiche contemporanee con l’occasione e l’obiettivo di acquisire una maggiore consapevolezza dell’importanza delle propie radici nel rapporto e nel confronto con le generazioni precedenti per la ricerca di nuove espressioni di sè
La comunità cittadina inoltre beneficerà del raggiungimento degli obiettivi di conoscenza, valorizzazione e divulgazione di questi importanti artisti, ma anche dello stesso Museo delle Genti d’Abruzzo, le cui sale espositive sono parte integrante della mostra, e del vicino Museo Civico “Basilio Cascella”, per la promozione della rete culturale distrettuale.