Le opere di Mauro Pispoli al Museo delle Genti
Sabato apertura straordinaria fino a mezzanotte
La modernità è cambiare volto alle cose salvandone il significato profondo. Giocare con i colori
affinché la dalla mutazione emerga la purezza. Guardare un’opera di Mauro Pispoli significa
ricomporre i ricordi e trasfonderli nel futuro, come se nel presente non dovessero passare se non in
quell’attimo in cui se ne immagazzina la forma nuova. “Il bambino che sognava di diventare
Picasso” è il tema della mostra che l’artista porta nello spazio arte del Museo delle Genti d’Abruzzo,
in via delle Caserme a Pescara, e che sarà inaugurata sabato 18 maggio alle ore 18,30.
Fiorentino, 68 anni, ha fondato nel 1989 lo studio Mauro Pispoli Immagine e Comunicazione che
fornisce consulenza creativa e strategica, seguendo la realizzazione di campagne pubblicitarie in
Italia e all’estero: lo stile di lavoro è improntato sulla costante attenzione alla ricerca e alla qualità
del progetto creativo, ma anche a tutto il percorso che porta alla sua realizzazione. Alterna l’attività
di visual designer a quella di artista: la sua opera è rivolta all’esplorazione dei miti contemporanei, i
lavori sono realizzati con carta e cartone «usati» ingredienti prezioso per l’industria del riciclo.
Tutte le opere esposte sono realizzate con tecnica collage e tecnica mista.
“Quello che troverete in questa mostra è una magia tessuta con sapienza, un insieme di formule
alchemiche – si legge nelle note critiche – caratteri tipografici e tecniche di stampa, sperimentazioni
sulla composizione e sul linguaggio. La sua ricerca affonda le radici nel nostro bisogno di essere
guardati: voglio che tu mi veda perché ti interessa ciò che ti mostro di me. Negli ultimi anni, Mauro
è uscito dai confini della grafica commerciale per sviluppare una riflessione sul mestiere del
grafico, del designer, del copywriter, dell’illustratore, dell’art director. Da un lato, si è dedicato
all’insegnamento, mentre dall’altro ha creato senza vincoli di committenza, trasformando il suo
lavoro in arte. Le sue opere sorprendono e affascinano anche prima di comprenderne appieno il
significato. Forse è il suo interesse per la tipografia, la sua curiosità per la cultura popolare, l’amore
per il medium stampato o chissà quale altra forza attira nella pulsione che anima la sua ricerca senza
fermarsi al risultato“. Nelle opere di Pispoli immagini e parole si compongono e si fondono
ritrovando una loro radice comune nella comunicazione, nell’essere idea che prende forma.
Composizioni di contesti solo apparentemente non affini a cui l’uso della fotocopiatrice aggiunge o
sottrae elementi e livelli, strappi, colori, collage: la ricerca grafica si fa arte attraverso il riciclo
creativo. Un’esperienza di conoscenza e di memoria.
La mostra sarà visitabile fino al 3 giugno prossimo: sabato 18 maggio in occasione della Notte dei Musei, apertura straordinaria fino alla mezzanotte sia per l’esposizione che per il Museo delle Genti d’Abruzzo e per il Museo Cascella.