Il Museo nasce nel maggio 1973 per iniziativa dell’Archeoclub di Pescara, che allestisce la Mostra Archeologica Didattica Permanente, e dell’A.S.T.R.A. (Associazione per lo Studio delle Tradizioni Abruzzesi), che costituisce il Museo Delle Tradizioni Popolari. Le due raccolte vengono ospitate per alcuni anni presso locali attigui posti al piano terra della Casa Natale di Gabriele d’Annunzio.
Nel 1982 tutti i materiali vengono donati al Comune di Pescara per costituire un’unica istituzione espositiva e di ricerca con il nome di “Museo delle Genti d’Abruzzo”. Il 13 marzo 1998 le due associazioni fondatrici ed il Comune di Pescara, con il contributo determinante della Fondazione Pietro Barberini, che finanzia anche la realizzazione del Caffè Letterario, costituiscono la Fondazione Genti d’Abruzzo per raccogliere e rilanciare l’eredità storica del Museo, portandone a compimento allestimenti, progetti e finalità. Lo strumento giuridico della Fondazione, infatti, consente il coinvolgimento del settore privato, oltre che del volontariato, alla valorizzazione del patrimonio museale, mentre la formula privatistica e l’autonomia funzionale favoriscono una gestione più efficiente ed economica della struttura. Il Comune di Pescara mantiene il controllo del Consiglio di Amministrazione, garantendo al contempo un contributo annuo minimo di 380 millioni di Lire, ma ai fondatori sono riservate importanti prerogative, fra cui la nomina del direttore.
Successivamente alla data di costituzione si sono aggiunti ai soci fondatori l’Associazione per le Scienze Mediche Leonardo Petruzzi, che ha finanziato la realizzazione di un auditorium a suo nome, la Provincia di Pescara, la Regione Abruzzo e la famiglia Favetta.
Fra i Fondatori figurano anche persone fisiche che, con la loro meritoria opera di volontariato e per le cospicue donazioni di oggetti, negli anni hanno contribuito a far crescere il museo. Fra questi il prof. Spartaco Amoroso, Giulio De Collibus, presidente dell’Archeoclub di Pescara, oltre al dott. Claudio de Pompeis, ideatore e promotore del Museo, a Franco Posa, ai professori Antonio Mario Radmilli, archeologo Accademico dei Lincei, e Raffaele Laporta, illustre pedagogista, oggi purtroppo scomparsi.
Oggi, grazie all’attivazione dei numerosi servizi aggiuntivi affidati alla controllata Società Genti d’Abruzzo a responsabilità limitata, il bilancio complessivo del museo, di poco superiore ai 400 mila Euro, è garantito per oltre il 40% da ricavi di natura privata.
La Fondazione Genti d’Abruzzo, che gestisce il Museo delle Genti d’Abruzzo, vede la compartecipazione nel Consiglio d’Amministrazione di Enti pubblici, Associazioni e Aziende private, con l’intento di aprire nuovi percorsi culturali delineando scenari operativi d’avanguardia.La Fondazione ha da qualche anno sviluppato una strategia di fund raising volta a promuovere il coinvolgimento delle aziende private locali nel completamento della ristrutturazione e ammodernamento dell’immobile di proprietà del Comune di Pescara e dal 1998 dato in comodato gratuito alla Fondazione, che ospita il Museo delle Genti d’Abruzzo. In particolar modo la partecipazione degli imprenditori locali è stata determinante per la realizzazione di alcuni dei servizi aggiuntivi del museo quali l’auditorium, il caffè letterario, le sale dedicate alle mostre ed agli eventi.
In occasione dei lavori di ristrutturazione è stata quindi avviata una vera e propria campagna di raccolta fondi che ha avuto come risultato il conseguimento di alcune grandi donazioni da parte di imprenditori locali sensibili alla problematica e desiderosi di partecipare alla riqualificazione del più importante museo cittadino.
Nel 1999 l’imprenditore Pietro Barberini, titolare dell’omonima azienda che produce e commercializza prodotti nel settore dell’ottica, ha erogato alla Fondazione Genti d’Abruzzo la prima grande donazione di 500 milioni di lire per la realizzazione della biblioteca con l’annesso Caffé letterario “Pietro Barberini” ai quali si sono aggiunti ulteriori 150 milioni di lire per la gestione della Fondazione stessa.
Nel 2000 la Clinica Villa Serena del Dott. Leonardo Petruzzi ha stanziato 350 milioni di lire per il completamento dell’Auditorium “Leonardo Petruzzi”, in seguito divenuti 500 milioni di lire, avendo i lavori richiesto un investimento superiore rispetto al progetto iniziale.Le due strutture, entrate in funzione nel mese di novembre 2003, sono state intitolate alla memoria dei due mecenati che a tutt’oggi rappresentano gli unici casi in Abruzzo di grandi donazioni a favore della cultura.
Sempre nel 2000 l’azienda Zucchi s.p.a. ha erogato un contributo di 10 milioni di vecchie lire a favore della Fondazione per promuovere l’apertura, avvenuta nel 2003, di sette nuove sale espositive permanenti del Museo delle Genti d’Abruzzo, che hanno completato il percorso originariamente costituito da sei sale.
Nel 2011 la signora Eleonora Favetta ha erogato un contributo che la Fondazione Genti d’Abruzzo ha utilizzato per il rifacimento delle cucine della struttura. La Fondazione ha intitolato le rinnovate Sale “Mostre ed Eventi” al marito Giovanni Favetta, fondatore della storica azienda che progetta e realizza cucine.